Wednesday, February 02, 2005

 

Vola la pillola senza brevetto.

Aumenta il consenso intorno all'«open source»: la ricerca farmacologica volontaria e gratuita.

Il progetto, nato in ambito informatico, comprende un «sito-laboratorio» in cui biologi e chimici possono inserire le conoscenze acquisite e i risultati delle loro esperienze.
Un metodo per superare i copyright delle industrie e permettere l’accesso alle cure, soprattutto di malattie tropicali, a milioni di persone che non possono sostenere alti costi.

Il resto dell'articolo lo trovate a questo indirizzo http://www.db.avvenire.it/avvenire/edizione_2005_02_02/articolo_512442.html

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