Tuesday, June 13, 2006
Indebita consultazione dei tabulati telefonici

l Garante per la Privacy ha deciso in merito ad un ricorso presentato da un soggetto "il cui coniuge si era visto recapitare all'indirizzo di casa, in busta anonima, un tabulato con dati di traffico relativi a chiamate in entrata ed in uscita del cellulare, anche con informazioni sulla localizzazione".
E' emerso che, riguardo alle categorie di addetti che possono avere accesso ai dati di traffico detenuti da Telecom Italia, "per alcuni soggetti che svolgono in particolare operazioni di gestione e manutenzione dei sistemi, il sistema di controllo non è in grado di registrare il dettaglio delle operazioni da essi svolte".
Telecom avrebbe dunque violato l'obbligo di adottare, in aggiunta alle ordinarie misure minime di sicurezza, una specifica misura prevista che gli operatori tlc sono tenuti ad adottare, cioè in particolare l'obbligo di assicurare l'identificazione di tutti gli incaricati che accedono ai dati mediante il tracciamento sia di tale autenticazione e sia della conseguente consultazione, in modo tale da documentare ed eventualmente verificare i casi di abuso.
L'Autorità ha quindi prescritto "misure tecniche a protezione dei dati contenuti nei tabulati e volte a rendere sicuro, trasparente e controllato l'accesso ai data base; il gestore telefonico dovrà pertanto adottare misure che assicurino l'identificazione, anche a posteriori, di chi ha avuto accesso ai dati e il controllo delle operazioni effettuate da ciascun incaricato, quale che siano la sua qualifica e le sue competenze; tutte le operazioni compiute sui dati di traffico, anche la sola consultazione, dovranno dunque essere registrate in appositi registri informatici (audit log); i profili di autorizzazione degli incaricati dovranno essere limitati ai dati e alle operazioni loro affidate e non dovranno consentire di trattare dati personali diversi da quelli necessari".